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CONSIGLI PER IL RITORNO A CASA

Bentornati a casa!

Ora ti trovi da sola a governare la vita del tuo bambino: devi pensare alle sue poppate, al cambio dei pannolini, al bagnetto, devi far fronte alle visite di parenti e amici che, già dal giorno dopo (ahimé!), ti chiedono di venire a conoscere il tuo bambino, forse c’è anche un altro figlio in casa che pretende la sua fetta di attenzione, e poi c’è tuo marito che, anch’egli, ha delle necessità inderogabili come il pranzo, la cena e poi deve tornare a lavorare (lui!) ed ha bisogno di dormire la notte e riposare il giorno almeno un po’…..è davvero troppo!!!

Proviamo a darti qualche suggerimento per non soccombere.

Ricorda prima di tutto che il tuo ruolo principale in questo momento è quello di “prenderti cura” del tuo piccolo, che significa essere attenta non solo ai suoi bisogni fisici, ma anche a quelli psichici: dare risposta al suo pianto, prendendolo in braccio e consolandolo, è importante quanto, se non di più, del nutrirlo.

Ma per essere sempre disponibile, devi riposare anche tu adeguatamente, ogni qualvolta se ne presenti l’occasione, nell’intervallo tra le poppate.

E se il bambino, invece che rispettare un intervallo regolare tra le poppate, presenta spesso un pianto insistente e prolungato, cosa fare?

Controlla che l’attacco al seno sia corretto e che il piccolo svuoti il seno, perché, se assume solo il “primo latte”, ricco di proteine, e non il “secondo latte” ricco di grassi che dà il senso di sazietà, naturalmente piangerà perché non soddisfatto: per evitare questo, lascialo al seno tutto il tempo che desidera, dovrà essere lui a staccarsi spontaneamente.

Quando lascia il seno, osserva il capezzolo: se è rotondeggiante e non è arrossato, c’è stato un attacco corretto (tutto il capezzolo e gran parte dell’areola devono essere introdotti nella bocca); se invece esso si presenta schiacciato, vuol dire che l’attacco non era corretto( solo il capezzolo era stato introdotto nella bocca) e ciò può comportare, oltre ad un incompleto svuotamento del seno, anche la formazione di ragadi: in questo caso lascia per un po’ il seno scoperto, esposto alla luce del sole, se possibile, dopo la poppata, massaggiando il capezzolo con qualche goccia di latte (esso contiene delle sostanze antinfiammatorie che faciliteranno la guarigione delle lesioni).

Le ragadi possono predisporre all’ingorgo mammario, quando si è verificato, cioè, un ostacolo al deflusso del latte da un dotto galattoforo, in questo caso tu avvertirai un senso di tensione, calore e dolore in corrispondenza di un quadrante della mammella (per lo più quello esterno, verso l’ascella) : per eliminarlo sarà sufficiente fare degli impacchi di acqua calda, massaggiare la zona con movimenti che partono dal torace e vanno verso il capezzolo e poi, con l’indice ed il pollice, esercitare una pressione sulla base dell’areola per aiutare la fuoriuscita del latte.

Una complicanza dell’ingorgo è la mastite: si presenta con gli stessi sintomi, ma in più c’è la febbre ed uno stato di malessere generale; in questo caso bisogna ricorrere agli antibiotici, oltre ai presidi che ti ho descritto prima, ma non per questo devi smettere di allattare, anzi per facilitare lo svuotamento della mammella è importante che il tuo piccolo succhi anche più spesso da quel seno malato: nell’arco di qualche giorno questo problema sarà solo un brutto ricordo.

Ricorda che  qualsiasi problema  incontrerai durante l’allattamento potrà essere risolto chiedendo consiglio alle persone che per decenni hanno promosso e sostenuto questa pratica: referenti per l’allattamento al seno ( medici e infermiere del Nido e Neonatologia dell’Ospedale “Cardarelli”, medici, infermiere ed ostetriche del Consultorio familiare).

 

LA DIETA DURANTE L’ALLATTAMENTO on top

 

Mamma, papà,vi prego non mi “affumicate”!!!

Durante l’allattamento non devi seguire una dieta particolare: è necessario solo aumentare l’apporto calorico di circa 500 calorie al giorno e l’introduzione di liquidi ( non più di quanto ne richieda l’organismo, comunque) e privilegiare una dieta ricca di proteine e di calcio.

Alcuni cibi (spezie, cavolo, asparagi, aglio ecc) possono dare cattivo sapore al latte, ma non per questo sono dannosi per il  bambino.

Devi evitare assolutamente l’alcool ed il fumo, anche quello passivo.

Limita l’uso del caffé.

 

 

CONTROLLO DELLA CRESCITA DEL BAMBINO

 

Per rassicurarti sulla crescita del tuo bambino, devi sapere che in media aumenterà 125-150g a settimana.

NON E’ ASSOLUTAMENTE UTILE effettuare la “doppia pesata” perché il bambino assume sempre quantità diverse, a seconda dell’intervallo dalla precedente poppata e della quantità assunta; tale pratica potrebbe generare solo ansia e preoccupazione e pertanto è da evitare accuratamente.

Per capire se il bambino si sta nutrendo in maniera adeguata, assicurati che bagni almeno 5-6 pannolini al giorno.

Se si dovesse verificare una scarsa crescita  nella prima settimana successiva alla dimissione, consulta un referente per la pratica dell’allattamento al seno, prima di introdurre aggiunte di latte artificiale.

Può accadere che tra il secondo ed il terzo mese di vita, quando ormai l’allattamento si è avviato bene ed il tuo bambino si è sufficientemente regolarizzato nell’assunzione delle poppate, cominci improvvisamente a richiedere poppate più frequenti che sembrano non soddisfarlo più ed hai la sensazione che il tuo seno sia “vuoto”; il primo pensiero è che il tuo latte non basti più e sei tentata di iniziare con delle “aggiunte”.

Non è così.

Si è verificato uno “scatto di crescita”, vale a dire un aumento di peso molto brusco, per cui davvero il latte non gli basta più e lui sta mettendo in atto l’unica strategia giusta per far aumentare la produzione, cioè la suzione più frequente: maggiore è la domanda, maggiore è l’offerta.

Basterà avere la pazienza di aspettare pochi giorni e tutto tornerà come prima.

 

NO!!!


POSIZIONE DEL BAMBINO IN CULLA on top

 

Avrai sicuramente sentito parlare della SIDS ( sindrome della morte improvvisa in culla).

Per fortuna essa è un’evenienza rarissima e, poiché non c’è una sola causa che la determina, noi abbiamo il dovere di mettere in atto alcune procedure che possono limitarne l’incidenza.

E’ bene che il tuo bambino mentre dorme durante la notte sia in posizione supina, mentre durante il giorno, quando è presente qualcuno della famiglia accanto a lui, può dormire anche  su un lato, preferibilmente con un cuscino a forma di cuneo ( cuscino “nanna sicura”) dietro la schiena che gli impedisca di rotolare; fai  in modo che i suoi piedini tocchino il fondo del lettino, per cui sistema le copertine a metà del letto, se questo è molto grande, per impedire che durante il sonno possa scivolare giù.

Evita di coprirlo eccessivamente e, soprattutto, di farlo dormire “nel lettone” in mezzo a voi.

MEDICINA PREVENTIVA

                                                                       

La somministrazione di vitamine, per l’apporto di un’adeguata quantità di vitamina D, è necessaria per assicurare una normale crescita dello scheletro e per prevenire il rachitismo; essa dovrà essere protratta fino al momento in cui lo svezzamento sarà completo.

Per la prevenzione della “malattia emorragica da deficit di vitamina K”, anch’essa una malattia molto rara che può insorgere per la bassa concentrazione di questa vitamina  nel latte materno, oltre alla profilassi che noi effettuiamo alla nascita con una dose di 0,5 mg per via intramuscolare, sarà necessario, se allatti il tuo bambino ESCLUSIVAMENTE AL SENO, che tu continui la somministrazione per via orale di vitamina K alla dose di 25 microgrammi al giorno fino al 3° mese e mezzo di vita; se nel frattempo avrai introdotto del latte artificiale,  potrai sospendere tale somministrazione. E’ molto importante ricordarsi di dare questa vitamina, perché, anche se abbiamo detto che la malattia emorragica è molto rara, qualora si manifestasse, l’organo più frequentemente colpito sarebbe il cervello.

 

VACCINAZIONI

                                                                       

La prima vaccinazione, che comprende ben sei vaccini (antipolio, antiepatite B, antidifterica-tetanica-pertossica, anti Hib) sarà effettuata al compimento del II mese di vita (vaccinazione obbligatoria); altre vaccinazioni te le proporrà il tuo pediatra: ricordati che la prevenzione è la migliore strategia per assicurare la salute del bambino.

Le condizioni che controindicano la pratica della vaccinazione sono pochissime e piuttosto rare.

Le seguenti condizioni NON controindicano tale pratica:

Infezione delle alte vie aeree o diarrea di lieve entità con febbre <38°C

Allergia, asma o altre manifestazioni atopiche, raffreddore da fieno

Prematurità, bambini piccoli per l’età gestazionale

Storia familiare di convulsioni

Malnutrizione

Trattamenti con antibiotici o steroidi a basse dosi o topici

Dermatosi, eczema o infezioni cutanee localizzate

Malattie croniche cardiache, epatiche, renali o polmonari

Malattie neurologiche stabili (paralisi cerebrali, s.di Down)

Ittero neonatale

Ogni ritardo ingiustificato nel praticare la vaccinazione, oltre a lasciare il tuo bambino scoperto e quindi suscettibile di contrarre la malattia in caso di esposizione,  favorisce la circolazione dei germi nell’intera popolazione, con il rischio di fallimento della politica vaccinale.

 

TRASPORTO IN AUTO on top

Ricordati che quando ti devi spostare in auto con il tuo bambino devi osservare delle regole di sicurezza: sia il Codice della Strada che la normativa Europea ECE/R44/03 rendono obbligatori i dispositivi di ritenuta per i bambini in auto, adeguati al loro peso e statura.

Quando comprate il seggiolino per auto, accertatevi che sia presente l’etichetta riportante il codice di omologazione.

Sull’etichetta devono essere riportati: il gruppo di appartenenza, il peso del bambino, la scritta “universal” che indica che il seggiolino va bene per ogni tipo di auto, l’indicazione del produttore, gli estremi della normativa ECE che assicurano che il seggiolino è stato sottoposto a tutti i test di sicurezza.

Il seggiolino deve essere montato sul sedile posteriore e fissato con le apposite cinture in dotazione.

Si è visto che il rischio di trauma è maggiore del 29% per i bambini alloggiati sul sedile anteriore, anche se non c’è l’air-bag.

LETTURA  on top

NATI PER LEGGERE

Prendi l’abitudine di leggere ad alta voce fin dai primi mesi di vita del tuo bambino: la tua voce o quella del papà hanno una funzione insostituibile, di abituarlo all’ascolto, alla riflessione.

Molti studi hanno documentato che la lettura ad alta voce in famiglia, in età prescolare , favorisce il successo scolastico futuro, fa amare la lettura , migliora l’espressione del linguaggio, fa crescere il senso di protezione nel sentirsi accanto il genitore che racconta storie e ne condivide il piacere

….E PER  CONCLUDERE…

Spero che i nostri consigli ti siano utili e ti aiutino ad affrontare con serenità il periodo più importante della tua vita e di quella del tuo bambino.

Annota questi due numeri telefonici che potrai interpellare ogni qualvolta avrai dei dubbi sulla salute del tuo piccolo e soprattutto ricorda che, per arrivare preparata ad affrontare tutti i piccoli grandi ostacoli di cui è costellato il percorso nascita, potrai frequentare nella tua prossima eventuale gravidanza,  i corsi di preparazione al parto, che vedono impegnate diverse figure professionali, dal ginecologo, alla psicologa, alla musicoterapeuta, al pediatra, alla vigilatrice d’infanzia, all’ostetrica.

Queste ultime due possono essere anche chiamate a prestare il loro servizio a domicilio, dopo il parto (Puerperio a domicilio).

 

Ospedale “A. Cardarelli” Campobasso

NIDO  tel. 0874 409227     

NEONATOLOGIA tel. 0874 409361 (dalle ore 12 alle 13)

 

Consultorio Familiare  Via Garibaldi  tel. 0874 409009

 

 

 

Per ulteriori informazioni, contattare:

Associazione per la difesa del neonato "Onlus"
SEDE LEGALE E SEGRETERIA C.DA RAMITELLI 52/C 86042 CAMPOMARINO
TEL/FAX 0875 57421 - 3392401480


SEDE OPERATIVA PRESSO:

REPARTO DI NEONATOLOGIA OSPEDALE "A.CARDARELLI"

CAMPOBASSO TEL 0874 409499

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Ultimo aggiornamento: 21-06-2010.